Andy Murray non si arrende. Lo scozzese, dopo due stagioni di sofferenze per via dei problemi all’anca destra, a gennaio a Melbourne, prima degli Australian Open, aveva ammesso: “Non posso andare avanti così, spero di giocare fino a Wimbledon“, ufficializzando di fatto l’intenzione di lasciare il circuito professionistico. Poi a fine gennaio il 31enne si è sottoposto ad un secondo intervento all’anca, nella capitale inglese, con l’inserimento di una protesi metallica, con l’obiettivo prima di tutto di migliorare la propria qualità di vita, senza farsi troppe illusioni circa la possibilità di tornare a competere ad alti livelli. Circa un mese dopo sono arrivati i segnali di fiducia da parte di mamma Judy, ma soprattutto a inizio marzo è stato lo stesso ex numero 1 del mondo a esprimere ottimismo sulle sue condizioni.
“L’operazione è andata bene. Sono molto più felice ora di quanto lo fossi 12 mesi fa, perché posso muovermi senza sentire dolore al fianco, a differenza degli ultimi due anni – le parole di Murray riportate dalla Federtennis e rilasciate alla Bbc a margine di un evento con un suo sponsor -. La riabilitazione è lenta ma procede, devo solo essere paziente e vedere i progressi. Se sarà possibile, certo che ovviamente mi piacerebbe tornare a competere”, le parole riportate da Italpress.