ATP Finals, la gioia di Jannik Sinner: “Felice e orgoglioso di essere italiano”
Due Slam, tre Masters1000 e le ATP Finals. È stata una stagione memorabile quella di Jannik Sinner, che non ha ancora tempo di tirare il fiato e deve subito ripartire in direzione Malaga, dove proverà a difendere la Coppa Davis conquistata l’anno scorso insieme a Musetti, Berrettini, Bolelli e Vavassori.
Prima, però, giusto godersi l’ennesimo successo: “Sono molto fiero di essere italiano e di fare parte di certi successi. Noi azzurri siamo un bellissimo gruppo, con tanti giocatori tra i primi 100”, spiega Jannik. “Entrare in campo è un momento sempre speciale, c’è tensione, ci sono dubbi. È normale averli, se non li hai vuol dire che non senti la partita”.
Uno degli aspetti che maggiormente hanno aiutato il n°1 del mondo in questa settimana (non che ce ne fosse bisogno, a dire il vero) è stato indubbiamente il pubblico. “Mi ha dato tantissimo, soprattutto quando le cose non andavano bene”, dice ancora Sinner in conferenza.
Interrogato sul caso Clostebol, poi, il n°1 ammette: “Mi chiedo sempre che cosa avrei potuto fare meglio, ma onestamente non c’era altro verso. Ho preso il mio team e ci siamo detti di provare a fare il meglio possibile. Non è vero che ho fatto tutto io: c’erano giorni dove non stavo benissimo, notti in cui non dormivo bene”, ammette Sinner.
“Quando mi metto il cappellino, però, non penso a ciò che c’è fuori dal campo, serve anche un team stabile intorno. Ho avuto la fortuna di avere Simone e Darren, lavorando tutti i gironi come se non ci fosse un domani”. Dopo la Davis, per Sinner sarà finalmente tempo di vacanza, prima di rientrare a tutta nel 2025 direttamente all’Australian Open.
Giovanni Pelazzo