ATP Finals, Novak Djokovic vince un match spettacolare contro Holger Rune e ritocca un suo record
Novak Djokovic conquista la partita più bella della prima giornata, garantendosi la certezza di chiudere l’anno da n°1 del mondo per l’ottava volta in carriera
Fin dal primo punto si capisce già che aria tira a Torino: gran prima di Djokovic, risposta vincente di Rune. Il danese comincia estremamente aggressivo ed efficace in risposta, arrivando spesso a rispondere con i piedi sulla linea di fondo. Holger regge alla grande lo scambio con Nole che, poco costante con la prima palla, è il primo a subire un break (nel quinto gioco), anche se la reazione del serbo arriva subito, con il contro-break immediato e la ripresa delle redini del set: 4-3 per il n°1.
Si procede punto a punto fino al tie-break, con il livello che si mantiene altissimo e senza più palle break per i due protagonisti, che comunque non hanno vita facile al servizio. Sul 6-6 emerge ancora una volta la classe di Djokovic, che gioca un tie-break perfetto e, sotto l’attento sguardo, tra gli altri, di Darren Cahill (coach di Sinner), papà Alcaraz e Dusan Vlahovic, incassa il primo set dopo quasi un’ora e un quarto.
Anche in avvio di secondo parziale la qualità non accenna a diminuire, anzi. Come nel primo set i due si scambiano break e contro-break immediato, ma lo fanno con una qualità e un tennis stratosferico, costituito praticamente di soli vincenti. L’equilibrio (come il grande spettacolo) si protrae fino al tie-break anche nella seconda frazione, sebbene Djokovic sia prima costretto ad annullare un set point. Rune prosegue su picchi di tennis altissimi, continua a tirare fortissimo senza sbagliare mai e, con la collaborazione del serbo, stravince il tie-break del secondo set: 7-1!
Nonostante le quasi due ore e mezza che si sono portati via i primi due set l’incontro si mantiene su livelli incredibili. Ancora una volta chi mette a segno un break (questa volta Djokovic) non riesce a confermarlo, con il serbo che per la frustrazione arriva in panchina e spacca non una, ma due racchette! In ogni caso, è ancora una volta lui, come già accaduto in altre innumerevoli occasioni nella sua carriera, a piazzare la zampata vincente al momento decisivo, trovando un break chiave nel sesto gioco e imponendosi 7-6(4) 6-7(1) 6-3 dopo oltre tre ore di tennis celestiale. Questo successo gli consegna anche la certezza di chiudere l’anno al n°1 del mondo per l’ottava volta, migliorando il suo precedente record assoluto.
Giovanni Pelazzo