Sinner accede ai quarti di finale a Miami battendo Kyrgios in due set: 7-6 6-3 il punteggio.
Jannik Sinner dimostra coi fatti di essere cresciuto non solo tecnicamente, ma anche di testa. Altrimenti non gli sarebbe stato possibile piegare la resistenza di Nick Kyrgios, il talentuoso ed imprevedibile tennista australiano ben noto anche per i suoi comportamenti spesso sopra le righe.
Non ha fatto eccezione il match contro il tennista di San Candido, giocato per la verità su alti livelli da entrambi i protagonisti: sul finale del primo set, giocato sul filo dell’equilibrio con palle break – non molte a dire il vero – annullate dai due, Kyrgios inizia il suo show: prima, all’inizio del tie-break, sbatte violentemente a terra la sua racchetta, meritandosi un punto di penalità. Poi, dopo aver perso il parziale, ripete il gesto diverse volte meritandosi addirittura un game di penalità.
Non contento, l’australiano continua la sua polemica con il giudice arbitro rischiando addirittura la squalifica del match: tutto sotto gli occhi di un glaciale Sinner che non si fa per nulla condizionare, capitalizzando al massimo il break di vantaggio ‘regalato’ dal suo avversario e mantenendo le distanze fino alla fine, strappando anzi una seconda volta il servizio a Kyrgios chiudendo sul 6-3 il parziale e l’incontro.