L’ex capitano della Nazionale italiana: “Avrei preferito Sonego in doppio”
L’ex capitano della Nazionale italiana di Coppa Davis Corrado Barazzutti in un’intervista al Corriere dello Sport è tornato sulla sconfitta in semifinale degli Azzurri contro il Canada, a suo dire un’occasione mancata: “Andando a vedere il bicchiere mezzo vuoto è lecito avere un piccolo rimpianto. Simone Bolelli è stato messo fuori causa sul più bello da una lesione al polpaccio, ma alcune delle concorrenti, come la stessa Italia, non potevano contare su tutti gli effettivi e la Russia è stata esclusa dalla competizione per le note vicende. Si è aperta una finestra in cui l’Italia poteva intrufolarsi e magari sfruttare l’occasione”.
In particolare, Barazzutti è scettico sulla decisione di impiegare Berrettini: “Non so se Berrettini fosse la scelta migliore per sostituire Bolelli. Matteo è stato generoso ed è evidente che abbia fatto tutto il possibile nonostante non fosse al top. Con Fognini avrei visto meglio un giocatore in salute e in fiducia come Sonego, anche se poi nessuno può sapere come sarebbe andata a finire”.
Barazzutti, che comunque prevede un futuro importante per l’Italia (“saremo protagonisti nei prossimi anni”) ha invece espresso i suoi dubbi per il formato della Davis: “Non mi piace. È come se prendessimo uno Slam e lo modificassimo in un torneo da dieci giorni. Una volta la Coppa Davis era considerata il quinto slam, mentre adesso l’hanno ridimensionata. Ora è al meglio dei tre set, ci sono tre incontri, il doppio conta di più. Quando la vincemmo noi nel 1976 contro il Cile fu un’impresa gigantesca in un contesto difficile”.