Boris Becker accosta Jannik Sinner a tre miti dello sport italiano

Boris Becker accosta Jannik Sinner a tre miti dello sport italiano

Boris Becker è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport e l’argomento, ovviamente, non poteva essere che la conquista del numero 1 del tennis mondiale da parte di Jannik Sinner. Ecco le parole del tedesco vincitore di 6 tornei del Grande Slam che è stato anch’egli numero 1 nei primi anni novanta.

“Sono un grande fan di Jannik, da almeno due anni lo seguo da vicino e posso dire di conoscerlo molto bene. Il numero 1 non è affatto una sorpresa, ha una mentalità forte e impara velocemente come tutti i grandi campioni, penso al diritto e al rovescio, al servizio…”.

“Numero 1 del mondo a 22 anni come Federer e Nadal? Un bel record! Però evitiamo di fare paragoni, quanti ci sono riusciti nella storia? Per stare lì, in quel club esclusivo, devi essere davvero unico e speciale. Se è come Alberto Tomba, Valentino Rossi e Marco Pantani? Sì, è uno di loro”.

“Diventare numero 1 è difficile, ma mantenerlo lo è molto di più. Tutto d’ora in poi dovrà essere perfetto, dalla mentalità alla sua condizione fisica. E poi migliorare, migliorare sempre, ecco perché Djokovic è rimasto al vertice per 428 settimane. Avete capito bene? 428 settimane…”.

“Perfetto? Jannik? Oh no! Magari sembra più maturo dei suoi 22 anni, ma è un ragazzo come tutti, con alti e bassi o che si arrabbia. Diciamo che avrebbe potuto giocare anche alla mia epoca… La colpa è dei social network che amplificano certi episodi, anche positivi, si finisce con l’idealizzare gli individui”.

“Se può vincere il Roland Garros? Prima del torneo pensavo di no, era infortunato. Adesso sta bene, come Alcaraz. E pure gli altri. Saranno decisivi i dettagli”.

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