Boris Becker e Martina Navratilova pazzi per Jannik Sinner e Carlos Alcaraz
A Madrid le due leggende del tennis mondiale Boris Becker e Martina Navratilova sono stati ospiti dei Laureus Awards e hanno parlato di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, i due fenomeni che ambiscono a detronizzare Novak Djokovic, espirimendo ciascuno preferenze diverse per l’uno e per l’altro. Ecco le loro parole, riportate dal sito della Gazzetta dello Sport.
“Da tempo ci chiediamo chi succederà a Federer, Nadal e Djokovic, e sinceramente Alcaraz è arrivato non so da dove: la finale dello scorso anno a Wimbledon è stata la più brillante che ho visto negli ultimi anni. Però a me piace pensare anche a Sinner: ecco Jannik e Carlos sono come lo yin e lo yang del tennis, i due opposti che si attraggono”, ha detto Becker.
“Io amo Jannik, i rossi stanno insieme! Quando guardo Jannik vedo un giovane Boris. Mi piace il suo equilibrio, mi piace la sua attitudine a livello mentale, che vinca o che perda, in questo senso penso sia il migliore di tutti. Carlos può avere più fascino quando si tratta di fare certi colpi, ma Jannik normalmente vince l’ultimo punto, grazie alla sua mentalità. È molto migliorato rispetto a un anno fa ed è un competitor incredibile. Il suo istinto competitivo non è secondo a nessuno, e per questo qui a Madrid è la testa di serie numero 1”, ha continuato Bum Bum.
“Dicevo di yin e yang: nel tennis questi contrasti sono fondamentali: Carlos e Jannik sono molo diversi per fisico e per gioco, ma sono uniti da un istinto incredibile che li porta a combattere fino alla fine, senza arrendersi mai ed esaltando il pubblico. E poi c’è un’altra cosa: posso parlare in tedesco con lui! Anche per questo sono un suo grande tifoso”, ha concluso il tre volte vincitore di Wimbledon.
“Carlos Alcaraz è un giocatore completo – dice Martina -. Non ho mai visto uno che fa le cose che fa lui, lo trovo sinceramente incredibile. Carlos sta portando a un altro livello il concetto di velocità e la cosa più straordinaria è che a volte il primo a sorprendersi dei suoi colpi è lui stesso: lo guardi e ha una faccia che sembra dire, ‘Wow, non pensavo potessi farlo’. È un giocatore unico”.
“Lo trovo un tennista eccezionale. Il suo progresso è stato incredibile. Nel tennis i risultati arrivano attraverso il lavoro, e lui rappresenta l’epitome di questa attitudine. Ha una grande etica del lavoro ed è migliorato in ogni aspetto del gioco. Nel tennis la tua grandezza dipende da quanto l’avversario ti lascia giocare, e Jannik sa tirare fuori il meglio di se stesso contro chiunque. Il duello con Alcaraz ci appassionerà per i prossimi 10 anni o più e vedremo se si tra loro si infilerà qualche altro giovane. Queste grandi rivalità sono fondamentali per il tennis e quella tra Carlos e Jannik si sta formando”, ha concluso la 18 volte campionessa Slam in singolare.