Le parole di Becker
Boris Becker ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport per parlare di Sinner: “Ho visto molte partite di Jannik ultimamente, è davvero in forma. Dallo Us Open avanti sta giocando nettamente il suo miglior tennis. Quanto al paragone con Novak Djokovic, sì. Lo stile lo ricorda molto, soprattutto per la costanza di rendimento”.
“Jannik non scende mai “sotto il par”, gioca sempre a un livello molto alto e porta in campo un tennis di qualità eccelsa. Mette grande velocità nei suoi colpi e spinge gli avversari lontani dalla linea di fondo. Quando Nole era un po’ più giovane, fino a un paio d’anni, fa riusciva a dominare gli scambi da fondo grazie ai suoi fondamentali, al lavoro di piedi e alla velocità”, ha aggiunto.
L’ex allenatore di Nole è entrato nel tecnico: “Fin dalla risposta, o appena la palla inizia a viaggiare, Jannik entra in possesso della linea di fondo: chi controlla la velocità degli scambi da fondo alla fine comanda. E lui impone un ritmo altissimo. Molti dei tennisti, ad eccezione forse di Alcaraz o Djokovic, non riescono a mantenere tale velocità a lungo. Per questo alla fine commettono errori o prendono troppi rischi per uscire dallo scambio. Oppure stanno così tanto lontano dalla linea che il campo è completamente aperto. Chi detta il tempo, nel tennis, è sempre in vantaggio. Proprio come un direttore d’orchestra Sinner decide il passo, il ritmo. Anche contro Carlos Alcaraz“.
“Se Sinner riuscirà, un giorno, a essere dominante come Djokovic? Chi può dirlo. Però non bisogna mettere sulle spalle di questi giocatori troppa pressione: vincere 24 titoli dello Slam è qualcosa di sovrumano, così come le 428 settimane da numero 1 al mondo. Esiste un solo Nole, un solo Federer e un solo Nadal. Ma penso che con questi ragazzi il tennis sia davvero in ottime mani”.