
Dopo aver centrato la finale a Monte Carlo, il murciano, in conferenza stampa, è tornato sulla squalifica di tre mesi del rivale altoatesino
Alla fine è sempre lui. Magari ci mette un po’, magari nel mezzo si perde, si inceppa, si spegne e poi si riaccende. Ma quando si tratta di contare i punti che davvero contano, Carlos Alcaraz c’è. C’è con il suo tennis che sembra improvvisato e invece è chirurgico, c’è con le sue pause che paiono distrazioni ma sono solo respiri. E oggi, sotto il cielo limpido del Monte-Carlo Country Club, ha mandato un messaggio chiaro: lui c’è.
Il murciano classe 2003 approda per la prima volta in carriera alla finale del Rolex Monte-Carlo Masters, battendo in due set Alejandro Davidovich Fokina, 7-6(2) 6-4 il punteggio in due ore e sei minuti. Era il primo successo di Carlitos nel Principato, e come spesso gli capita, ha deciso di andare all-in: non una vittoria qualsiasi, ma direttamente quella che vale la finale.
Intervenuto in conferenza stampa, il tennista classe 2003, oltre ad analizzare la sua prestazione in semifinale, si è lasciato andare ad una confessione in merito agli effetti della squalifica di Jannik Sinner nei suoi confronti.
“E’ il primo torneo sulla terra rossa della stagione e, nonostante questo, sono contento del livello che sono riuscito a raggiungere. Era proprio quello che speravo all’inizio della settimana e adesso punto a salire ancora di più” ha esordito il murciano.
“Conosco molto bene Alejandro, sapevo quali scelte avrebbe dovuto prendere. Questo, da un lato, può rendere tutto più semplice perché so cosa aspettarmi, ma dall’altro, giocarsi l’accesso alla finale di un Masters 1000 contro un amico non è facile da gestire” ha proseguito il numero tre del mondo.
“Da quando Jannik non ha potuto giocare, in tanti mi chiedevano quanto fosse importante per me tornare numero uno, vincere tornei e in qualche modo tutto questo ha finito per togliermi leggerezza. Pensavo troppo a quello, invece di concentrarmi sul mio tennis e godermi il momento ogni volta che entravo in campo” ha aggiunto il tennista spagnolo.
“Adesso mi aspetta la finale e sia De Minaur che Musetti stanno giocando un tennis eccezionale. Qualunque sarà l’avversario, sarà una sfida durissima” ha concluso Carlos Alcaraz.
Carlo Galati