I complimenti al suo ultimo avversario, e parole molto chiare sul più temibile in assoluto.
Carlos Alcaraz si toglie il cappello di fronte a Fabio Fognini, che lo ha costretto a 2 ore e 47 minuti di battaglia agli ottavi di finale del torneo ATP 500 di Rio de Janeiro. La vittoria in tre set con il punteggio di 6-7(5), 6-2, 6-4 gli permetterà tuttavia di avanzare nel torneo, rimettendo nel mirino il numero 1 del mondo Novak Djokovic. E il fuoriclasse iberico ha destinato parole di grande elogio a entrambi i colleghi.
“Il mio match è stato pieno di alti e bassi – ha dichiarato Alcaraz in conferenza stampa a proposito della sfida con Fognini -. Ho iniziato bene, ma mi sono preso tanti rischi. Tanto è vero che sono stato trascinato al tie-break, e lì Fabio ha giocato benissimo. Ho capito subito che sarebbe stata una sfida molto lunga, ma sono riuscito ad alzare via via il livello e quindi batterlo. Ero anche più fresco di lui nel finale, e questo mi ha aiutato”.
Alcaraz si è poi soffermato su Djokovic, tornato numero 1 del ranking ATP dopo il trionfo agli Australian Open. “In questo momento il migliore al mondo è lui. Ma, insieme a Federer e Nadal, è anche uno dei più forti della storia del tennis – ha dichiarato l’iberico -. Se voglio restare vicino a lui nel ranking devo pensare torneo dopo torneo. Essere comunque alle sue spalle già di per sé rappresenta un privilegio”.