Il pensiero di Binaghi
Angelo Binaghi la butta lì, parlando di Camila Giorgi, che all’improvviso ha deciso di appendere la racchetta al chiodo: “Con lo staff di Sinner magari sarebbe stata la n.1 e non la n.30” si legge su Ansa.
“Lei aveva le possibilità di raggiungere risultati sportivi superiori a quelli, comunque ottimi, conseguiti – ha aggiunto -. Aveva un talento dieci volte superiore e l’amarezza c’è sempre stata in tutta la carriera della Giorgi”.
“Poi è ovvio che è un dispiacere immenso per uno dei più grandi talenti del tennis italiano femminile. Se si vuole arrivare al più alto livello possibile, un talento come il suo sarebbe dovuto essere circondato dei migliori specialisti a livello mondiale e questo con Camila non è successo”.
“Noi ci abbiamo provato a compenetrare questa barriera e in parte è una nostra mezza sconfitta non essere riusciti a completare, non sostituire, il suo team” ha concluso, non senza rimpianti, Binaghi.