“Anche se fa male, quando ci vuole bisogna tirarsi indietro”
Tornato a Torino ad un anno di distanza dalla sua partecipazione alle Nitto Atp Finals 2021 – quando prese il posto dell’infortunato Matteo Berrettini – Jannik Sinner è stato ospite alla lounge Lavazza, dove ha parlato anche della Coppa Davis, la kermesse per squadre nazionali a cui non potrà partecipare a causa di un infortunio ad un dito della mano destra.
“Siamo forti e ci dobbiamo credere, e ci crediamo. Abbiamo un ottimo team intorno, quindi speriamo che riusciremo a battere gli Stati Uniti, cosa che sarebbe un passo importante. Io sono contento di poter continuare a lavorare e speriamo che il prossimo anno vada un po’ meglio”, ha esordito l’Azzurro.
“Abbiamo tantissimi giocatori forti che possono competere, ed io farò il tifo per loro, anche se da lontano. Mi ha fatto male la scelta di rinunciare alla Davis, ma quando ci vuole bisogna tirarsi indietro, anche se fa male”, ha concluso il tennista.
Nonostante sin da bambino abbia ottenuto ottimi risultati nello sci, all’età di 13 anni Jannik ha deciso di dedicarsi esclusivamente al tennis, trasferendosi a Bordighera, alla corte di Riccardo Piatti. Una scelta che si rivelerà vincente, dato che Sinner è il più giovane tennista italiano di sempre ad essere entrato in top 100 (ottobre 2019) e ad aver vinto un titolo Atp nell’era Open (Sofia 2020). Inoltre, insieme a Matteo Berrettini, Jannik è l’unico tennista italiano ad aver raggiunto almeno gli ottavi in tutti e quattro gli Slam. Nel 2022, per lui, è stato l’anno della svolta: ha lasciato Piatti per affidarsi a Vagnozzi.