Il presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, sostiene la causa della ripresa delle attività dello sport da lui rappresentato il più presto possibile, anche in anticipo rispetto ad altre discipline. E’ quanto ha dichiarato nel corso di una videoconferenza organizzata dall’Istituto Lombardi.
“L’obiettivo più importante è riuscire a far capire al Governo che, per le sue caratteristiche intrinseche e per le ulteriori precauzioni che potremo prendere, il tennis è lo sport più sicuro tra quelli diffusi nel nostro paese. Questo deve servirci per poter partire per primi, ma potrà essere anche un grosso vantaggio competitivo” ha dichiarato.
“La situazione che stiamo vivendo è molto difficile – ha aggiunto Binaghi -, ma per tanti aspetti è simile a quella che abbiamo dovuto affrontare tanti anni fa, quando a tennis non voleva più giocare nessuno, i campi venivano trasformati in campi da calcetto, non avevamo risultati, non avevamo soldi e soprattutto la credibilità del nostro mondo era nulla e il nostro prodotto non aveva più alcun valore”.
“Ma questa volta non siamo soli – ha sentenziato -, perchè la riforma dello sport italiano ci consente di avere un Ministero dello Sport che tramite il suo braccio operativo, la Sport e Salute, sta mettendo in atto delle azioni che con il vecchio sistema ci saremmo sognati. Da parte nostra abbiamo operato un enorme taglio dei costi dei progetti di sviluppo e abbiamo chiesto grandi sacrifici a tutta l’organizzazione federale. Perchè abbiamo pensato che senza le società, senza i nostri circoli, non ci può essere attività sportiva per i nostri giovani e non ci potrà essere lavoro per i nostri insegnanti”.
“Quindi abbiamo immediatamente provveduto a fare una prima manovra che prevede, non appena ci verrà concesso, la ripresa dell’attività a squadre, di ogni livello e di ogni grado, in maniera totalmente gratuita. La stessa cosa per i giovani e per l’attività individuale. Adesso continuiamo a lottare per la riprogrammazione degli Internazionali d’Italia che contiamo di fare in autunno” ha poi concluso il presidente della Federtennis.