In un’intervista al quotidiano austriaco ‘Kronen Zeitung’, il tennista Dominic Thiem ha a suo modo bocciato l’idea di un fondo di solidarietà lanciata da Nadal, Djokovic e Federer e destinata a supportare, durante lo stop per l’emergenza coronavirus, i tennisti con una classifica meno importante.
“Nessuno di questi giocatori scarsamente classificati sta lottando per sopravvivere – ha detto l’attuale numero 3 del ranking Atp, finalista quest’anno agli Australian Open e nelle ultime due edizioni del Roland Garros – Tutto l’anno ne vedo molti che non danno tutto al tennis e non sono molto professionali. Non vedo perché dovrei dare loro dei soldi”.
“Preferisco dare qualcosa a persone o istituzioni che ne hanno davvero bisogno – ha poi precisato -. Nessuna professione al mondo ti garantisce un grande successo all’inizio della tua carriera. Nessuno dei migliori giocatori si considera arrivato, nulla è garantito, dobbiamo combattere”.
Thiem ha poi sottolineato che, nonostante la possibilità di riprendere gli allenamenti in Austria, non ha intenzione di tornare freneticamente al tennis: “Mi allenerò davvero solo quando sarà stabilito un nuovo calendario e avremo il via libera per riprendere. Poiché le competizioni non ricomincieranno prima di tre o quattro mesi, durante questo periodo è impossibile allenarsi senza interruzioni. Sarà poi sufficiente un mese di preparazione fisica”.