Le parole di Corrado Barazzutti
L’ex tennista Corrado Barazzutti ha fatto un bilancio degli italiani e non solo al Roland Garros. In particolare, l’ex capitano dell’Italia in Coppa Davis si è soffermato su Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. “Da lui ci si aspettano sempre grandi cose e la sconfitta contro il tedesco non era attesa – ha amesso sul tennista altoatesino -. Io l’ho visto benissimo in primavera, giocare alla grande, ma poi dopo ha finito la partita contro Rune a Montecarlo in maniera un po’ strana. Mi è parso un po’ stanco e questa sensazione l’ho avuto anche a Roma e a Parigi. Non so se questo dipenda da qualche malessere o da problemi di testa, però l’espressione del suo tennis non era la stessa. Certo, non si può giocare sempre al 100%, però Jannik a Roma e a Parigi era lontano dai livelli espressi sul cemento americano”.
“Alcaraz, che penso comunque possa battere Novak Djokovic, ha manifestato una debolezza nella gestione del match, anche se mi fa strano prendere atto che un 20enne possa soffrire dei crampi, dopo appena due set disputati” ha detto sullo spagnolo e sulla semifinale disputata contro il serbo.
Infine ha parlato anche di Berrettini e Musetti, in vista di Wimbledon: “Berrettini, due anni fa, fece Finale, ma viene da un periodo negativo e di tanti problemi fisici. Non so quale possa essere il suo livello. Non va comunque sottovalutato Sonego che sull’erba sa giocare molto bene e l’ho visto anche più consapevole a Parigi. Musetti è quello che gioca meglio di tutti tra gli italiani, ma deve convincersi di giocare in maniera più aggressiva. La sua tendenza a giocare dietro non lo favorisce, specie quando deve giocare sull’erba. Mi auguro che mentalmente sappia fare uno step in avanti”.