L’ammissione che la vittoria è arrivata in condizioni molto complesse.
Daniil Medvedev ha battuto Lorenzo Musetti senza troppe attenuanti ai sedicesimi di finale del Masters 1000. Il russo è riuscito a prevalere in due set (6-3, 6-2) dopo meno di un’ora e mezza di gioco, ma appena dopo la sua vittoria ha riconosciuto di essere riuscito a prevalere in una giornata pesantemente condizionata dalle condizioni meteo. Sempre lui aveva già estromesso il carrarese dal Masters 1000 di Toronto in altrettanti set, ma in quel caso con il punteggio di 6-4, 6-4 e dopo una sfida ben più aperta.
“Penso che sentirsi a proprio agio qui sia difficile per chiunque, perché le condizioni del meteo sono davvero pesanti – ha dichiarato Medvedev a caldo -. Bisogna cercare di tirare fuori il meglio di sé nonostante questo, e io ci sono riuscito. Poi ci sono stati doppi falli, ma sono riuscito a giocare meglio di Musetti nei momenti importanti e sono riuscito a migliorare sempre mano a mano che la partita proseguiva”.
Medvedev ha aggiunto un dettaglio, che ritiene decisivo per la vittoria su Musetti: “Qui è difficile anche gestire ogni singola palla, perché tende sempre a volare. Ho guardato tanti match in televisione e mi sono accorto che è così. In queste condizioni, quindi, devi riuscire ad essere più perfetto rispetto al tuo avversario”.
Quindi una riflessione su ciò che comporta per lui giocare a Cincinnati. “Qui ho vinto il mio primo Masters 1000 – ha ricordato Medvedev -, quindi ho ricordi speciali su questo posto. Nel circuito mi piacciono tutti i tornei, però apprezzo molto giocare lontano dalle grandi città e in certi momenti preferisco stare in zone più in campagna. Anche qui ho una casa con il mio coach, ed è un grande cambiamento rispetto a New York che ci aspetta. E poi non ero mai stato qui con una temperatura così bassa”.