
Durante la conferenza stampa conclusiva del Rolex Monte Carlo Masters, il direttore del torneo David Massey ha tracciato un bilancio.
Durante la conferenza stampa conclusiva del Rolex Monte Carlo Masters, il direttore del torneo David Massey ha tracciato un bilancio entusiasta: “Siamo in procinto di battere il nostro record una volta di più. Supereremo il traguardo storico dei 150.000 spettatori”, ha annunciato. Un’affluenza che testimonia la forza crescente del torneo, che si conferma uno degli appuntamenti più amati del circuito.
Massey ha sottolineato l’importanza dell’ampliamento del sito, con l’introduzione del nuovo Village des joueurs: “Abbiamo ingrandito il sito del 35%, creando quello che credo sia il miglior villaggio giocatori del mondo per il tennis”. Un cambiamento accolto con favore dagli atleti, che oggi viaggiano con veri e propri team: “I giocatori vengono con allenatori, preparatori fisici, fisioterapisti… è un po’ come un pilota di Formula 1, con un’intera squadra al seguito”.
Tra le innovazioni più rilevanti c’è l’introduzione dell’arbitraggio elettronico. “Siamo stati il primo Masters 1000 su terra battuta a implementare il sistema ELC Live, con la collaborazione di Hawk-Eye”, ha spiegato Massey, sottolineando la portata storica della scelta. “Abbiamo sempre dato valore ai giudici di linea, ma su richiesta dell’ATP abbiamo abbracciato questa transizione, integrando anche l’intelligenza artificiale”.
Il direttore non ha nascosto l’emozione per un possibile trionfo del beniamino di casa: “Romain ha avuto match point l’anno scorso… se dovesse vincere oggi, sarebbe il primo giocatore di Monaco a trionfare qui. Sarebbe qualcosa di storico”.
Sulle prospettive future, Massey ha confermato progetti di espansione, ma con tempistiche più lunghe: “Abbiamo idee per sviluppare ulteriormente il sito, ma ci vorranno due o tre anni prima che siano visibili”. L’obiettivo è anche migliorare l’esperienza del pubblico: “Ora siamo soddisfatti degli spazi per i giocatori, quindi il focus sarà sull’accoglienza dei tifosi”.
In merito all’eventuale introduzione di un torneo femminile, ha chiarito: “Non ci sono progetti concreti al momento, ma siamo aperti all’idea. Se mai si farà, sarà un evento combinato”. Tuttavia, ha difeso il formato attuale con forza: “Il nostro modello a nove giorni funziona. Abbiamo un tabellone da 56 giocatori e match competitivi fin dal primo turno”.
Infine, a chi chiedeva di possibili cambiamenti nel calendario ATP, Massey ha risposto con ironia: “Meglio girare la domanda all’ATP”, pur riconoscendo che “i tornei più lunghi, come Indian Wells e Miami, hanno offerto più tennis a più spettatori”.
Con un sorriso, ha concluso: “Se saremo in grado di ripetere un’edizione come questa anche l’anno prossimo, sarà già un risultato straordinario per noi e per tutto il team”.
Carlo Galati