Djokovic avverte Sinner: “Questo Rune può battere Jannik”
Nella tarda serata di domenica Novak Djokovic ha vinto una partita pazzesca contro Holger Rune, match che si candida già a diventare uno dei più spettacolari delle Nitto ATP Finals 2023. Il serbo si è imposo 7-6(4) 6-7(1) 6-3 dopo oltre tre ore fantascientifiche, emergendo ancora una volta alla distanza persino contro un avversario 16 anni più giovane di lui.
“Le partite contro Rune sono sempre fisicamente impegnative, ogni nostra partita è una maratona. Holger ha una delle migliori risposte che io abbia mai affrontato, è straordinaria. Ha fatto progressi con il servizio e nel suo gioco in generale”, ha raccontato Djokovic, che è ora certo di chiudere l’anno da n°1 del mondo per l’ottava volta in carriera.
“È un risultato enorme, per me significa molto – ha detto il campione serbo -.2 Sapevo che mi sarebbe bastata una sola vittoria qui a Torino per avere la certezza di finire il 2023 da n°1. Non volevo che la situazione si complicasse, volevo chiudere i conti subito”.
“Essere il n°1 del mondo è sempre stato un mio grande obiettivo, è ciò che conta di più insieme ai tornei dello Slam. Terminare l’anno da n°1 in questa fase della mia vita è qualcosa di davvero straordinario”, ha spiegato Nole, che martedì sera affronterà Jannik Sinner nel match forse più atteso di queste Finals.
“Jannik è in grande forma ed è reduce dalla migliore stagione della sua carriera. Giocare in casa con il pubblico tutto per lui aiuta molto: ho visto sprazzi della sua partita contro Tsitsipas, ha giocato alla grande”, ha detto Djokovic. Elogi per Sinner, certo, ma anche un paio di battute da tenere in considerazione.
“Jannik è uno dei migliori colpitori da fondo campo che si sono visti sul circuito negli ultimi due anni. Non ho mai perso contro di lui, ma abbiamo avuto degli incontri molto equilibrati”. E su un paragone con Rune: “Sinner probabilmente ha un dritto migliore, ma contro di me Holger ha giocato ad un livello altissimo. Penso che questo Rune potrebbe vincere contro Jannik e contro chiunque si trovi ad affrontare in campo”, ha concluso il n°1.
Giovanni Pelazzo