Brutto risveglio per Jannik Sinner che, dopo il trionfo di Toronto e il beneficio di un bye al primo turno, all’esordio nel Masters 1000 di Cincinnati viene battuto proprio nel giorno in cui compie 22 anni col punteggio di 6-4 7-6 dal 33enne serbo Dusan Lajovic, proveniente dalle qualificazioni e finalista a Montecarlo nel 2019 quando perse da Fabio Fognini.
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Il primo set è molto equilibrato con Lajovic che tiene molto bene il ritmo di Sinner, ed è addirittura il primo ad avere una palla break nel settimo game, che puntualmente trasforma. Poco dopo il serbo chiude il parziale recuperando da 0-30 nel game decisivo.
Nel secondo set Sinner si conquista le prime palle break, tre, ma Lajovic le annulla tutte con la prima di servizio da sinistra, e nello stesso modo ne annulla un’altra nel game successivo. L’ottavo gioco è uno psicodramma: a Jannik vengono chiamati due warning per il tempo sul servizio, sul secondo deve servire la seconda e soprattutto deve annullare una pericolosissima palla break riuscendovi.
Il game va avanti e l’altoatesino deve annullare altre due palle break, e alla sesta occasione riesce finalmente a tenere la battuta dopo 22 punti giocati. Decide tutto il tie-break: Sinner va 2-0 ma è stanco e penalizzato dall’esordio di un torneo contro un avversario che vi ha già giocato quattro match e dal 3-3 il serbo piazza l’allungo decisivo e chiude il parziale per 7-4 e il match dopo poco più di due ore. Ora Jannik dovrà ricaricare le batterie e presentarsi carico tra due settimane agli US Open, ultimo Slam stagionale.
