“Finché sarò incazzato per una sconfitta sarà un bene”.
Uscito sconfitto dal primo confronto di sempre contro l’astro nascente del tennis italiano Jannik Sinner, Fabio Fognini ha venduto cara la pelle, cedendo al terzo set proprio poco dopo aver recuperato il break di svantaggio nella terza frazione. Nella conferenza stampa seguita al confronto sul Centrale del Foro Italico, il tennista ligure ha dato sfogo alla sua lucida rabbia, non risparmiando però qualche consiglio al più giovane connazionale.
“Sono incazzato perché ho regalato una partita, ma contento perché a 35 anni sono ancora qui a giocarmela. Ho perso un game di m***a sul 4-3 del terzo. Finché sarò incazzato per una sconfitta sarà un bene. Alcuni tifavano il più vecchio, altri il più giovane, mentre alcuni avevano bevuto qualche birra di troppo come sempre. Dal pubblico romano non sai mai cosa aspettarti. Giocare Roma l’anno prossimo? Fino a fine anno tiro, poi vediamo”, ha esordito Fognini.
Non potevano mancare le considerazioni sul gioco e sul futuro tecnico del suo avversario: “Sinner ha iniziato un processo tecnico con Vagnozzi. A rete fa ancora fatica e da fondo spinge, ma fatica con i cambi di ritmo. Sta facendo più smorzate ed è un bene. Se aggiunge queste due-tre cose si divertirà ancora di più”, ha concluso.