Filippo Volandri e Angelo Binaghi elogiano Jannik Sinner
Sarà Jannik Sinner l’arma in più dell’Italia alle Finals di Davis a Malaga. Ne è convinto Filippo Volandri: “Ogni capitano vorrebbe poter schierare un numero quattro del mondo. Anche lui ci è stato vicino, ci ha supportato, non vediamo l’ora di riaverlo in squadra”, ha confessato al Festival dello Sport di Trento il capitano non giocatore degli azzurri di Coppa Davis.
“Jannik numero quattro del mondo come Panatta nel ’76? Non ci ho pensato, ho pensato di più al percorso che aveva fatto, molto orgoglioso delle scelte importanti che fa fatto – prosegue – La sua dedizione, la sua voglia di arrivare fanno la differenza. E anche la sua intelligenza tattica. Ha un fuoco dentro anche se sembra un po’ glaciale. La sua volontà di arrivare in alto può fare la differenza”.
Gli fa eco il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi. “Dobbiamo essere fieri e orgogliosi di avere un giocatore come Sinner, ricordiamocelo quando succederà che perderà una partita e sbaglierà una scelta – spiega il numero 1 federale – La fortuna di Sinner sta nelle sue debolezze, è un giocatore molto meno completo dei tre che ha davanti. Il fatto che continui ad avere limiti di resistenza o che debba migliorare qualcosa come servizio e smash, raccontano che i margini per crescere ulteriormente ci sono”.
“Le ATP Finals di Torino per noi sono più importanti dei Giochi olimpici – continua Binaghi -. Stiamo utilizzando l’impianto più capiente d’Italia e stiamo andando verso il tutto esaurito. Significa che il nostro sport ora ha bisogno di impianti molto più capienti. Noi solo in tasse rendiamo allo Stato più del triplo di quanto riceviamo in contributi”.
Poi Binaghi torna sull’esclusione di Fabio Fognini dal girone di qualificazione alle finali di Coppa Davis: “Ho parlato con Fabio due volte, la prima volta mi ha meravigliato per l’equilibrio e l’onestà. Dopo la Coppa Davis mi sono proposto personalmente per cercare di risolvere quelli che a mio avviso sono stati degli equivoci. Con Fognini ci siamo dati appuntamento al suo ritorno dalla Cina, affronteremo la situazione nel migliore dei modi”.
Un tema che sta a cuore soprattutto a Volandri: “Fognini? Una cosa è il mio rapporto con lui, dopo tanti anni in cui ho spesso scommesso su di lui quando altri non lo avrebbero fatto: arriverà il momento del chiarimento che ancora non c’è stato. Poi però c’è la questione professionale: la Davis è molto più importante di noi, tutte le mie scelte saranno in funzione della squadra e dell’obiettivo. Per il resto, c’è bisogno di tempo”.