Le parole di Filippo Volandri
Filippo Volandri ha fatto il punto della situazione con la Gazzetta dello Sport: “Un solo italiani negli ottavi a Roma? Intanto manca Berrettini, il nostro giocatore più forte. E va detto che la sorte non ci ha riservato accoppiamenti troppo favorevoli. Ma un ct non può farsi prendere dall’ansa del momento e dalle difficoltà di una settimana, deve ragionare in prospettiva: abbiamo ammirato nostri ragazzi giovani giocare alla pari con avversari di alto livello, un ‘esperienza importante che li aiuterà molto nel percorso di crescita e di maturazione”.
“Quanto tempo dobbiamo concedere ancora a Sinner? Tutto quello che sarà necessario. Un cambio tecnico dopo sette anni passati con un altro allenatore richiede un lunghissimo processo di apprendimento che passa per forza da giocare di esaltazione a partite brutte, come l’eliminazione di Madrid. Ma pure in questa fase delicata, Jannik ha mostrato che le doti per le quali è arrivato in alto non sono solo tecniche: la sua mentalità vincente è straordinaria. Completerà con successo il suo percorso, non sono preoccupato”.
Chiosa su Alcaraz: “Carlos è un fenomeno e ogni passo che ha fatto fin dal primo giorno, insieme a quello straordinario coach di Ferrero, era improntato a una maturazione come questa. Perchè ha qualità incredibili. Ma sarebbe sbagliato prenderlo ad esempio: la normalità è il nostro 2003 Nardi al numero 201 del mondo, non lui al numero 6. Altrimenti rischiamo di scombussolare tutti i parametri”.