Flavia Pennetta ormai è una mamma a tempo pieno e alla Gazzetta del Mezzogiorno ha raccontato la sua vita, ormai lontana dal mondo del tennis. “Gli orari sonno-veglia di Farah, che ha undici mesi, e di Federico, tre anni, variano. Ci si organizza secondo la giornata”.
“Né i pannolini né l’agonismo li vivo come pesi. Si tratta di impegni differenti. Ambedue mi hanno dato un appagamento straordinario. Per cui non rimpiango assolutamente l’impegno sportivo, né oggi la dedizione che richiede la maternità. Ciò che si riceve non ha prezzo. Ma tra sport e figli faccio una differenza sostanziale: nel tennis sei concentrato completamente su te stesso, ottica quasi autoreferenziale. Nel ruolo di moglie e di mamma sei proiettata verso gli altri, verso il bene comune. Sono i due sogni che ho realizzato”.
Impossibile tornare a giocare, almeno in questo momento. “Ci scherzano su sia mio marito (Fabio Fognini, ndr) che mio padre. Ma è soltanto un gioco. Non tornerò all’agonismo. Ho detto stop”.