Le parole di Flavia Pennetta
Flavia Pennetta è intervenuta ai microfoni di Radio Manà Manà Sport Roma per commentare il successo agli Australian Open di Jannik Sinner: “Da spettatrice è stato bellissimo, me la sono goduta, commentandola con Fabio (Fognini, ndr) e Francesca (Schiavone, ndr). Umanamente questo ha smosso i ricordi di quello che ho vissuto a New York nel 2015. Vederlo a terra con un sospiro di sollievo mi ha fatto rivivere quei momenti, ed è stato molto bello perché quella vittoria ti ripaga di tutti i sacrifici. Lui è un predestinato, ha 22 anni e ha già raggiunto un risultato del genere, una cosa così ti rende eccezionale”.
Jannik Sinner ha riportato uno Slam in Italia che mancava dal 1976 con Adriano Panatta, vincitore del Roland Garros, ma nel femminile la Pennetta trionfò agli Us Open nel 2015: “Ne abbiamo vinti 5, fai benissimo a ricordarlo. Stamattina ho sentito Federica Pellegrini che mi chiedeva la differenza tra un Grande Slam maschile e uno femminile, perché tutti dicono che era passato tantissimo tempo dall’ultimo trionfo e a lei dava fastidio. Le ho detto che probabilmente se ne parla di più nell’ambito maschile. Io non me la prendo, ma facciamo bene a ricordarlo: ci sono 5 Grandi Slam in Italia e non solo 3″.
“Il successo di Sinner spingerà a sacrificarsi di più? Non sono totalmente d’accordo, credo che un atleta quando decide di dare tutto per un sport, si sacrifica, sia mentalmente sia fisicamente. Quello che dici tu lo ritrovo un po’ nella generazione dei giovani d’oggi. Hanno poca voglia di sacrificio. Jannik è diverso, il suo esempio è qualcosa che motiva tutti quanti, sia chi fa sport sia chi studia, per la vita generale è un bello esempio”.
“Si è un po’ ribaltato quello che era successo a noi quando ancora giocavo. Noi eravamo molto forti e si chiedeva perché i maschi non erano forti quanto noi. Ma loro lo erano, anche essere un numero 40 del mondo non è facile. Il tennis è uno sport in cui ti devi riconfermare ogni anno, guadagnare punti e migliorare per scalare la classifica. Quando hai un campione e un momento del genere si sposta tutto su di lui, ma non che gli altri non sono bravi. Noi abbiamo un movimento maschile incredibile, e quello femminile molto buono” ha chiosato sul movimento femminile.