Gli Abbagnale mandano un messaggio a Jannik Sinner
“Io, mio fratello e mio figlio Vincenzo ci rivediamo molto più in Sinner che in Maradona“: Giuseppe Abbagnale, leggenda del canottaggio azzurro, in una intervista al Corriere della Sera ha inviato un messaggio al numero uno del tennis Jannik Sinner. “Siamo stati un simbolo di Napoli quando c’era Maradona, ma io, mio fratello e mio figlio Vincenzo ci rivediamo molto più in Sinner che in Diego, il suo modo di interpretare lo sport è lo stesso nostro”.
“Maradona era un fuoriclasse sempre al centro dell’attenzione, un genio esagerato che ha incarnato nel profondo lo spirito del napoletano, ma noi siamo sempre stati i bravi ragazzi del paese: umili, pignoli, tenaci, mai contenti come Jannik. Sinner è un Abbagnale con la racchetta in mano”, ha aggiunto Giuseppe.
La dinastia degli Abbagnale continua con il figlio Vincenzo, ora atleta olimpico: “La decisione di fare canottaggio l’ha presa da solo, io non l’ho mai né spinto, né scoraggiato, anche perché è uno sport che pretende molto sacrificio, se non sei tu a sceglierlo ti uccide. Da padre sono contento abbia scelto di percorrere la mia strada anche se il cognome pesa molto, ma con il tempo ha imparato a farsi scivolare addosso la cosa”.
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