Il coach di Holger Rune è drastico sulla sconfitta di Jannik Sinner
Patrick Mouratoglou, coach di Holger Rune, su Instagram ha analizzato la semifinale del Roland Garros tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, lodando lo spagnolo per essere riuscito a battere il rivale “in una delle sue peggiori partite”: “Alcaraz ha giocato tecnicamente uno dei peggiori match della sua carriera e ha sconfitto il numero uno del mondo”.
“La lezione che emerge dalla partita tra lui e Sinner è che anche quando le cose non funzionano, puoi vincere – sono le parole di Mouratoglou -. Era molto, molto lontano dal suo livello. Non sentiva bene la palla e nemmeno le gambe, era estremamente lento in tutto quello che faceva, perché la parte emotiva stava prendendo il sopravvento”.
Poi il coach è entrato più nel dettaglio, individuando la svolta del match: “Sinner era avanti 6-2, 2-0 e non c’era partita. All’improvviso ha iniziato a scricchiolare avvertendo i crampi. Quando non ti senti bene, ti focalizzi su te stesso e non pensi al ragazzo presente dall’altra parte della rete, che a sua volta potrebbe non sentirsi bene. Se resti mentalmente lì e continui a provarci, puoi sempre avere una chance”.
“Molte persone tendono a lamentarsi, una cosa che non funziona. Dicono a sé stessi: ‘Non sento niente. Sto giocando in maniera orribile e perderò la partita’ Se agisci così, non hai alcuna possibilità di farcela. Devi trovare un modo di parlare a te stesso per non affossarti. C’è sempre una speranza. Questa mentalità ha offerto ad Alcaraz l’occasione di vincere alla fine”.
Mouratoglou ha concluso spiegando come l’aspetto fisico abbia giocato un grande ruolo: “Abbiamo visto che Sinner ha avuto i crampi abbastanza presto nella partita a causa della scarsa preparazione dovuta allo stop”.