Riccardo Piatti ha fatto il punto sul tennista altoatesino dopo il quarto titolo conquistato.
Con quattro tornei Atp conquistati a vent’anni, Jannik Sinner è in piena corsa per la qualificazione alle Atp Finals di Torino di fine stagione. Dopo il successo di Sofia, a prendere la parola è stato il coach del giocatore, Riccardo Piatti, che a Sky ha voluto togliere al suo allievo l’etichetta di predestinato: “Io mi arrabbio quando dicono che è un predestinato, perché lui è un predestinato sì, ma al lavoro”.
” Lui è forse il tennista che si allena meglio tra tutti quelli che ho allenato, ha capacità lavorative incredibili e questo rende tutto più facile. Al momento non è ancora da Top-5, ma tra un paio di anni vedremo. Speriamo possa qualificarsi per Torino, ma questo finale di stagione sarà difficile: dovrà farsi trovare pronto sia fisicamente che di testa, dandogli il tempo di crescere ancora”
“A Sofia – ha continuato Piatti – è andato con il preparatore fisico e con Christian Brandi per la parte tecnica ed ogni giorno lui giocava 30-45 minuti sui colpi che deve migliorare come servizio e volée, è un predestinato al lavoro e quindi credo che facendo così è un esempio di lavoro per tutti i giovani”.