Fabio Fognini agli US Open aveva rimediato proprio una gran figuraccia nella sfida tutta italiana contro Stefano Travaglia. Non tanto dal punto di vista sportivo, nonostante avesse perso e fosse stato eliminato sul campo dal singolare maschile, ma soprattutto per gli insulti rivolti al giudice arbitro, una donna.
Il suo comportamento gli era costato caro: multa salata, di 24mila dollari, per condotta antisportiva, e soprattutto la cacciata dal Torneo del Grande Slam su cemento newyorkese, dove ancora era impegnato nel doppio con Simone Bolelli. Intemperanze che sono costate a Fognini anche una dura critica da parte di Rafa Nadal.
“Sono qui per chiedere scusa di nuovo a tutti, non solo al giudice arbitro, al giudice di sedia. E a tutti coloro che comunque si sono sentiti offesi, le donne in primis. Io non ho nulla contro di loro. Essere stato descritto parlando di sessismo o cose del genere… Non sono vere. Ho anche pianto. Sono sposato, ho una mamma, una sorella, ho sempre amato le donne e sempre rispettate. Mi dispiace”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Sky Sport.
“So che ho commesso un errore molto, molto grave – ha proseguito il tennista ligure -. Mi è uscito dalla bocca, ho sbagliato e non succederà più. Sono disposto anche ad andare in una scuola per dire veramente quello che penso. Le intemperanze sono un mio limite, lo riconosco, lavoro con un mental trainer. Eravamo sulla buona strada, poi questa sciocchezza che ho fatto non si spiega. Ne ho pagato le conseguenze adesso ma dovranno decidere il da farsi. Chi sbaglia paga”, ha concluso Fognini.