Jannik Sinner-Anna Kalinskaya: la teoria di Paolo Bertolucci
Paolo Bertolucci, intervenuto ai microfoni di Radio 24 durante la trasmissione ‘Tutti Convocati’, ha parlato di Jannik Sinner e della sua relazione con Anna Kalinskaya: “In questo momento per lui è fondamentale avere uno scudo protettivo, soprattutto in questa fase con la fidanzata e non è una pressione che arriva solo dall’Italia”.
“Il tennis è uno sport senza passaporto – ha aggiunto l’ex tennista -, lui ha fan in tutto il mondo e questa attenzione lo ha costretto a cercare riparo, un po’ perché come carattere non è come Valentino Rossi o Alberto Tomba e un po’ perché altrimenti non potrebbe vivere”.
Quindi si è espresso sulle ambizioni dell’azzurro alle Oimpiadi: “E’ un torneo importante per noi perché abbiamo una squadra molto forte. Ma gli Slam sono un’altra cosa. Le Olimpiadi sono una giostra tritatutto e i giocatori di tennis sono più ordinati, non sono abituati a vivere quel marasma. Ma sarà una bella avventura dove noi saremo protagonisti sia nel maschile che nel femminile e con i doppi. Non ci resta che fare il tifo”.
“Il n.1 del ranking non è una questione di opinioni come nel calcio, c’è una classifica che lo dice. Fino all’autunno viaggia abbastanza bene poi li vedremo perché ha parecchi punti che scadono, ma se non sarà n.1 sarà n.2. Questo rimane in vetta per i prossimi 8-10 anni se non avrà problemi fisici” ha chiosato Bertolucci sul numero uno del mondo.