Jannik Sinner-Matteo Berrettini: l’analisi di Adriano Panatta
Nel corso dell’ultimo episodio del Podcast “La Telefonata”, Adriano Panatta, tra i vari temi trattati, ha analizzato senza mezzi termini il derby azzurro fra Jannik Sinner e Matteo Berrettini nel secondo turno di Wimbledon, che si è concluso in quattro set (7-6 7-6 2-6 7-6) in favore dell’altotesino, in un incontro di altissimo livello e di grande spettacolo.
“Come partita è stata bellissima dal punto di vista delle emozioni, ma tecnicamente non è stata un granché. Ho letto di partita del secolo, ma come al solito si esagera. Hanno fatto un sacco di errori non forzati tutti e due e credo che non sia normale per Sinner sbagliare così tanto” ha esordito l’ex tennista azzurro.
“Mi è sembrato quasi che Jannik sia rimasto sorpreso dal fatto di non riuscire a giocare al meglio. Ieri non è stato in grado di giocare al suo livello, anche per meriti di Berrettini, che ha venduto cara la pelle” ha aggiunto l’ex campione del Roland Garros.
“Penso che entrambi possano fare meglio. Sinner credo abbia giocato all’80% del suo potenziale, forse anche meno, visti i match disputati con Alcaraz e Djokovic in passato. Berrettini ha ritrovato la potenza del servizio, però si muove peggio rispetto a tre anni fa. Questo aspetto si recupera con l’allenamento e con le partite, può migliorare e ritrovare il suo miglior tennis. Inoltre Matteo deve lavorare molto sul rovescio, ha un movimento che non mi convince” ha chiosato Adriano Panatta.