Jannik Sinner: bordata di Martina Navratilova alla WADA

Jannik Sinner: bordata di Martina Navratilova alla WADA

Nel mondo del tennis si discute sul ricorso presentato dalla WADA in merito all’assoluzione di Jannik Sinner sul caso Clostebol. Una leggenda della racchetta come Martina Navratilova ha deciso di prendere una posizione chiara, schierandosi apertamente con il campione italiano e attuale numero uno del mondo e giudicando incomprensibile la scelta dell’Agenzia Mondiale antidoping.

“Questa è una follia. La WADA fa solo confusione. Con i nuotatori cinesi si sono girati dall’altra parte e adesso? Che brutto sistema che abbiamo”, ha dichiarato la Navratilova.

“Non mi è mai venuto in mente di chiedere al mio fisioterapista che tipo di crema od olio usasse durante i massaggi o se fosse entrato nel mio organismo. Non possono dirmi che sono cose che possono valere un’accusa di negligenza”, ha scritto su X.

L’Itia, che aveva assolto Sinner, ha intanto risposto alla WADA: “L’International Tennis Integrity Agency (Itia) riconosce la decisione dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada) di appellarsi alla sentenza di ‘No Fault or Negligence’ nel caso del tennista italiano Jannik Sinner, emessa da un tribunale indipendente nominato da Sport Resolutions il 19 agosto 2024. Ai sensi del Codice mondiale antidoping, la Wada ha il diritto finale di appellarsi a tutte queste decisioni”

“Dopo aver raccolto e valutato una serie di fatti a seguito di un approfondito processo investigativo, il caso è stato deferito a un tribunale completamente indipendente dall’Itia per determinare il livello di colpa e quindi sanzionare sulla base dell’insieme unico di circostanze e della mancanza di precedenti comparabili. Il processo è stato condotto secondo le linee guida del Codice mondiale antidoping; tuttavia, l’Itia riconosce e rispetta il diritto della WADA di appellarsi alla decisione del tribunale indipendente presso la Corte arbitrale dello sport”.

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