Jannik Sinner-Carlos Alcaraz: Paolo Bertolucci rivela la differenza
Paolo Bertolucci ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di OA Sport, a cominciare da Jannik Sinner e il suo grande rivale Carlos Alcaraz: “La differenza tra i due è che i 4000 punti di differenza arrivano a fine campionato. C’è un distacco notevole. Mentre Alcaraz ha vinto due derby, ma ha perso con qualche squadra di medio-bassa classifica, Sinner invece ha fatto percorso netto. La differenza è qui: la continuità di Sinner durante l’anno. Basta vedere quante partite ha vinto e con chi ha perso quelle poche. Sono i numeri che parlano a favore dell’italiano”.
L’ex tennista al momento non vede un terzo incomodo nella rivalità tra l’altoatesino e il murciano: “Se arrivasse un nuovo Djokovic sarebbe un problema, perché alla fine era stato più forte di Federer e Nadal…Sicuramente Sinner ed Alcaraz sono le due punte di questo nuovo movimento che aspettavamo da anni. Dietro ci sono buoni prospetti e giovani interessanti, ma vanno visti e rivisti sul lungo termine. Giocare bene un torneo o poche settimane non vuol dire che tra 2-3 anni potranno scalzare questi due”.
“Il tennis si ricicla in una maniera pazzesca. Quando pensi che sia arrivata la fine, come quando si ritirarono Borg e Sampras, poi arrivano altri protagonisti. Magari il prossimo sarà un indonesiano, ma magari sarà ancora uno svizzero, visto che ce n’è uno molto interessante, o un ceco o un tedesco, oltre agli Shelton e Rune. C’è un mazzetto di 7-8 giocatori. Magari non verrà fuori per forza un Djokovic, ma un Wawrinka o un Murray, gente che ha vinto 3-4 Slam”.
Quindi ha parlato anche di Matteo Berrettini: “Io l’ho osservato, mi sembra lontano dai suoi picchi. È difficile dopo due anni in cui ha dovuto lottare fuori dal campo. Ogni tanto dà l’impressione di poter tornare ad alto livello, poi perde la partita successiva: è molto difficile. L’importante è che abbia ripreso a correre. Deve rimanere nel circuito con assiduità, la salute è la prima cosa. Non puoi cancellare quello che hai avuto e due anni di assenza, nel frattempo sono venuti fuori nuovi giocatori. Forse non ha la fiducia che aveva prima, va in campo un po’ più timido e confuso. Speriamo che riesca a risalire. Resta un giocatore comodamente da top20, mentre per la top10 è più dura”.
Chiosa finale sulla Coppa Davis, in cui Bertolucci porterebbe sia Simone Bolelli che Andrea Vavassori: “E se per caso Sinner avesse due linee di febbre, mal di denti o fosse stravolto dopo un match di singolare? Il doppio poi chi lo gioca? Come fai a non portare la coppia tra le prime 4 del mondo? Vediamo anche lo stato di forma. Poi Sinner in doppio con chi? Sonego quest’anno non c’è. Però mettere in campo una coppia inedita non mi convince. Io sono sempre per portare 3 singolaristi e una coppia di doppio. Beato il capitano Volandri che ha questi problemi di abbondanza: la scelta sarà sua”.