L’ex capitano della Nazionale italiana è tornato a parlare dell’altoatesino: “Si vedeva immediatamente che era un giocatore predestinato, da quel Challenger a Bergamo”.
Corrado Barazzutti si aspettava un’esplosione così rapida di Jannik Sinner. “L’ho visto giocare la prima volta al Challenger di Bergamo, che vinse due anni fa. Si vedeva immediatamente che era un giocatore predestinato, come lo è Musetti che sarà uno dei tennisti più forti del mondo. Cosa diversa per Berrettini che da giovane non vinceva molto, ma anche allora ho sempre pensato che potesse diventare un campione” ha raccontato l’ex capitano della nazionale italiana di tennis al Corriere dello Sport.
“Oggi abbiamo Berrettini che è maturato nei tempi giusti possiamo dire, e un giocatore come Sinner che è molto precoce. Ha già raggiunto un livello altissimo a vent’anni, mostra un equilibrio e una maturità che lo portano a giocare un tennis, quando tutto funziona, di altissima qualità” ha aggiunto Barazzutti.