Jannik Sinner, cresce l’ansia per la sentenza Clostebol

Jannik Sinner, cresce l’ansia per la sentenza Clostebol

Dopo il caso doping di Iga Swiatek, sospesa per un mese, cresce l’ansia attorno a Jannik Sinner. Il numero 1 del mondo era stato prosciolto per l’assunzione di Clostebol, ma la WADA, l’agenzia mondiale antidoping, ha fatto ricorso contro questo verdetto e ora sarà il Tas, il tribunale arbitrale dello sport, a doversi pronunciare.

Il caso Swiatek tuttavia è diverso da quello di Jannik, in quanto la polacca è stata trovata positiva lo scorso agosto e le è stata riscontrata presenza di trimetazidina, sostanza vietata presente in una confezione di melatonina acquistata da Iga in Polonia, sulla quale la sostanza non era indicata nell’etichetta.

Sia il caso di Sinner sia quello di Swiatek sono stati caratterizzati da “assenza di colpa e negligenza”, ma nel caso della numero 2 WTA si tratta di “negligenza significativa”, per la quale la polacca ha accettato la colpa e la sospensione per un mese.

Il nuovo processo a Sinner si terrà a febbraio dopo l’Australian Open e l’altoatesino dovrà presentare la sua memoria difensiva, cosa che invece ha già fatto la WADA come accusa. Se Jannik riuscirà a dimostrare la sua innocenza verrà prosciolto, in caso contrario rischia da uno a due anni di squalifica.

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