La sentenza del supercoach
Darren Cahill, il supercoach di Jannik Sinner, ha parlato con ‘La Stampa’ dei progressi del suo assistito, paragonandolo fra le altre cose a uno dei grandi tennisti che egli stesso ha allenato in passato.
“Chi mi ricorda Jannik? Lleyton Hewitt. Per la sua etica del lavoro, la sua passione, la sua professionalità. Come tennista è diverso, ma ha lo stesso fuoco dentro”.
Poi una sentenza sul prossimo importante appuntamento del calendario: “Jannik andrà in Canada per giocare Montreal e Cincinnati e poi gli Us Open. Si muove bene sul cemento. E il suo gioco è abbastanza potente per quel tipo di superficie: può vincere”.
Jannik Sinner, nato a San Candido il 16 agosto 2001, nonostante sin da bambino abbia ottenuto ottimi risultati nello sci, all’età di 13 anni ha deciso di dedicarsi esclusivamente al tennis, trasferendosi a Bordighera, alla corte di Riccardo Piatti. Una scelta che si rivelerà vincente, dato che Sinner è il più giovane tennista italiano di sempre ad essere entrato in top 100 (ottobre 2019) e ad aver vinto un titolo Atp nell’era Open (Sofia 2020). Inoltre, insieme a Matteo Berrettini, Jannik è l’unico tennista italiano ad aver raggiunto almeno gli ottavi in tutti e quattro gli Slam. Nel 2022, per lui, è stato l’anno della svolta: ha lasciato Piatti per affidarsi a Vagnozzi.