
Rafael Nadal esalta Jannik Sinner
Ospite del podcast ‘Served with Andy Roddick‘, Rafael Nadal ha affrontato numerosi temi con l’ex collega statunitense tra cui anche quello relativo a Jannik Sinner e alla sua capacità di gestire il processo che ha dovuto subire per il caso Clostebol.
“Jannik è un bravo ragazzo. Non è un esibizionista, è concentrato su quello che fa. Lo scorso anno Sinner ha dovuto fronteggiare un processo durissimo. Penso sia stato davvero incredibile il modo in cui sia riuscito a mantenere fissa la sua concentrazione sul tennis e su quello che stava facendo” ha affermato il campione spagnolo.
Inevitabile anche una riflessione sulla storica rivalità con Roger Federer: “Contro Federer era una partita a scacchi, non c’erano segreti, tutti sapevano qual era la strategia. Lui cercava di fare una cosa, io un’altra. Cercavo di distruggere sempre il suo rovescio; se pensavo di dover giocare il lungolinea, era per due motivi: o perché dovevo cercare il vincente, o perché dovevo allontanarlo da lì per creare più spazio. Lui cercava di essere più aggressivo, lo evitava: ogni volta che colpiva un dritto, facevo un passo indietro, perché per me il suo dritto è il migliore che abbia mai affrontato”.
“Nel 2017, per me, Roger ha avuto a tratti il miglior livello della sua carriera. Perché? Sentivi di essere nelle sue mani. Sul duro, sulla terra battuta forse era un po’ diverso (ride). È vero, quell’anno non ha giocato molto sulla terra battuta. Giocava in modo super aggressivo, il suo servizio era difficilissimo da leggere… lui era molto preciso, ma il servizio di Roger era molto difficile da leggere perché era imprevedibile, poteva cambiare la posizione della palla all’ultimo momento” ha concluso Nadal.