Nicola Pietrangeli non ci sta
Nuovo capitolo del non idilliaco rapporto tra Nicola Pietrangeli, due che hanno fatto la storia del tennis italiano e che hanno vinto tanti trofei, compresa la Coppa Davis del 1976, con Pietrangeli alla guida della squadra che aveva Panatta come punta di diamante.
“Io facevo le classifiche da solo? La battuta di Panatta è fuori luogo” ha sottolineato Pietrangeli, ospite di Un giorno da pecora. “I record sono fatti per esser battuti, quindi giusto così – ha proseguito -. Voglio dire una cosa una volta per tutte: tempo fa mi hanno accusato di aver affermato che a Sinner servirebbero due vite per battere tutti i miei record. Ecco, io non l’ho mai detto, volevo solo spiegare che è impossibile numericamente batterne uno, quello della Coppa Davis”.
“Gli altri invece certo che si possono battere, lui ha 22 anni, è bravissimo e sono molto contento per ciò che sta facendo, sarei stupido a pensarla diversamente. Certo, hai voglia ancora di superarli tutti, ci vuole ancora tempo ma lui può farlo. Quando Jannik finirà la carriera poi si tireranno le somme”, ha quindi detto Pietrangeli.
Panatta ha detto che Pietrangeli si faceva le classifiche da solo. Cosa intendeva? “Non so perché lo abbia detto: so che in Italia c’è una malattia che si chiama gelosia o invidia”. Panatta è geloso? “Io non l’ho detto. Ma vi domando: come avrei fatto a stilare la classifica da solo? E’ stata una battuta fuori luogo e anche inaspettata. Quando chiamerete Panatta, chiamate anche me…”.