Ultime uscite poco brillanti per l’Azzurro, ma il suo allenatore tranquillizza tutti.
Le ultime uscite poco brillanti di Jannik Sinner non turbano il suo coach Riccardo Piatti. L’altoatesino, dopo l’uscita immediata agli Australian Open, è stato eliminato subito a Montpellier e ha sudato sette camicie per battere il numero 115 del mondo Barrere a Marsiglia, ma secondo l’allenatore non c’è da preoccuparsi: “Le settimane trascorse a Melbourne sono state importantissime per la sua crescita e la sconfitta subita al primo turno di uno Slam gli servirà più di quanto possiate immaginare. Capisco la delusione degli appassionati, ma io so bene come funziona la costruzione di un tennista: passa anche attraverso queste esperienze. Trovarsi a giocare un primo turno di un Major dopo un torneo in cui ha affrontato partite pesanti, è stato importante per la sua crescita. Perché gli succederà ancora e la prossima volta saprà gestirsi meglio. Contro Shapovalov è stato bravo a reagire, a cercare di giocarsela fino alla fine e a portare il match al quinto. Avrebbe anche potuto vincere, ma sarà per la prossima volta. In fondo anche Nadal si è costruito così”, sono le parole di Piatti alla Gazzetta dello Sport.
L’obiettivo è giocare il più possibile: “Jannik farà anche tanti doppi, quasi a ogni torneo. Al momento ha giocato 58 match sul circuito e per diventare un giocatore “vero” ce ne vogliono almeno 150. Non stiamo nemmeno a metà strada, considerando anche gli imprevisti a Montpellier. Per questo, il nostro programma è cambiato: faremo Marsiglia, Dubai e Miami, a caccia di partite difficili. Magari non saranno match di grande qualità, ma solo confrontandosi con la fatica e la situazioni complicate potrà evolvere”.
Piatti poi nega qualsiasi influenza extra campo (il giocatore ha ammesso di essersi fidanzato con l’influencer Maria Braccini): “Il gossip fa parte del gioco, è un ragazzo giovane ed è giusto che abbia la sua vita anche fuori dal campo. Ma io lo vedo concentrato e motivato. E’ sempre il solito Sinner“.