“Ormai la differenza tra lui e i tennisti di seconda fascia è impressionante”.
Il vice-direttore degli Internazionali d’Italia di tennis Paolo Lorenzi, già commentatore per Sky, è intervenuto in qualità di ospite all’interno della trasmissione ‘TennisMania’ su Sport2u. L’ex tennista, nelle sue considerazioni, ha spaziato su diversi tennisti del circuito, concentrandosi ovviamente sul momento di Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini. Ecco la sua analisi.
“Sinner? Sinceramente contro Zverev l’avevo dato favorito perché stava giocando meglio. Una partita che si è decisa per la differente esperienza tra i due, e Jannik non era al meglio per il dolore al piede. Tutto questo messo insieme porta a una valutazione molto positiva dell’altoatesino, considerato che il giorno prima aveva sconfitto Rublev, finalista l’anno scorso in questo torneo e capace di battere Nadal. Ormai, la differenza tra lui e i tennisti di ‘seconda fascia’ è impressionante, ma comanda il gioco anche contro chi gli è davanti in classifica. Ho visto Zverev subire le sue iniziative e costretto a tirar fuori il meglio per stargli dietro. Questo fa ben sperare per la stagione sulla terra”.
Anhe su Lorenzo Musetti il giudizio è lusinghiero, sebbene Lorenzi individui chiaramente quali siano le aree di miglioramento dell’atleta toscano: “Contro Schwartzman ha dimostrato il suo valore, esprimendo per un set e mezzo un tennis d’alta qualità. La sua prova è ancor più da rimarcare se pensiamo a cosa abbia dovuto fare Tsitsipas per vincere nei quarti contro l’argentino. È vero, Lorenzo poteva chiuderla, ma Diego è un avversario molto scomodo perché non cala mai. Musetti deve abituarsi ad avere un atteggiamento costante nel corso dell’intero match e soprattutto a compiere un passo in campo dopo il primo colpo. Ha i fondamentali per fare la differenza quando è più vicino alla riga anche perché sa aprirsi il campo come pochi nel circuito. Oltre a questo, anche il servizio deve essere un’arma in più per ‘ammazzare la partita’ contro giocatori di altissimo livello. Credo che questo 2022 sia ancora un anno di transizione, ma sono convinto che nel 2023 lo vedremo molto in alto”.
Infine, una considerazione su Matteo Berrettini, attualmente fermo ai box: “Matteo lo vedo bene per i tornei sull’erba, considerati le sue qualità e il suo tennis. Per me a Londra sarà forte, poi vedremo anche il tabellone”, ha concluso Lorenzi.