Jannik Sinner incorona Simone Vagnozzi
A poche ore dalla sfida contro il ceco Thomas Machac valevole per i quarti di finale del Masters 1000 di Miami, Jannik Sinner, tra i vari temi trattati in conferenza stampa, ha voluto soffermarsi sulla sua crescita sotto la guida tecnica di Simone Vagnozzi e Darren Cahill. Più nel dettaglio, l’altoatesino ha provato ad individuare i principali fondamentali in cui è migliorato grazie al lavoro con il nativo di Ascoli Piceno.
“Dal punto di vista tecnico e tattico, Simone Vagnozzi è uno dei coach migliori al mondo. Non ti dice che devi giocare in un certo modo, ma cerca di adattarsi lui al giocatore. Mi ha visto giocare e insieme abbiamo cambiato tecnicamente il rovescio e penso che sia una cosa abbastanza rara da vedere. Ci siamo confrontati e abbiamo trovato la via giusta. La stessa cosa è successa con lo slice. L’aspetto migliore di lui è che capisce il mio punto di vista e riusciamo sempre a trovare la soluzione migliore per crescere e diventare più forti. E poi come persona non è mai cambiato” ha esordito l’altoatesino come riportano i virgolettati su “SuperTennis”.
“Lui sta seguendo il torneo da casa e dopo ogni partita ci sentiamo e lui mi dice le sue impressioni, cosa è andato bene e cosa male. A volte fa bene staccare un po’ e lavorare esclusivamente con Darren, lo trovo molto utile. Con Vagnozzi riprenderemo da Monte-Carlo” ha proseguito il numero tre del mondo.
In conclusione, Sinner è tornato sulle difficoltà incontrate nell’incontro con O’Connel negli ottavi di finale del torneo: “Non è stato un incontro facile, poiché c’era un po’ di vento e abbiamo avuto bisogno di un po’ di tempo per abituarci. Lui ha utilizzato molto lo slice, mentre io ho cercato di spingere molto sul rovescio per poi provare a chiudere con il dritto. E’ stato complicato anche dal punto di vista mentale, ma bisogna accettare questo tipo di difficoltà e adeguarsi alle condizioni”.