Jannik Sinner: la sentenza di Paolo Bertolucci

Jannik Sinner: la sentenza di Paolo Bertolucci

Paolo Bertolucci ha rilasciato un’intervista a OAsport in cui ha parlato di Jannik Sinner, partendo dalla tournée asiatica che lo ha visto trionfare a Pechino: “Il tennis non è matematica e non si può giudicare tutto solo con la classifica mondiale. Si ragiona sulla base delle caratteristiche. Sinner è arrivato in Cina influenzato e si vedeva che facesse fatica a rendere contro Evans. Quando è stato meglio, non mi sembra che contro Nishioka abbia sofferto più di tanto…Contro Dimitrov, che comunque è molto in condizione, ha avuto una crisi di vomito e l’ha superata. Quindi, che cosa possiamo dirgli?”

Quindi ha espresso un verdetto sul tennista altoatesino: “Non si può parlare solo di un aspetto, ma il suo è un percorso. La gente vorrebbe già che fosse bello e pronto, ma la realtà è che la sua è una crescita costante che lo sta portando ai massimi livelli. Il suo obiettivo è ora quello di accrescere ulteriormente gli aspetti del gioco e del proprio fisico. Parliamo chiaro, gli dobbiamo dare altri due anni per vedere una formazione completa e credo l’abbia detto anche lui. I miglioramenti sono in tutto: dal servizio e alla transizione verso la rete. Del resto, è n.4 del mondo, ma se vuol puntare a vincere i grandi tornei e diventare n.1 dovrà completarsi ulteriormente, come sta facendo. Questo non significa che debba saper fare tutto alla grande, ma quantomeno minimizzare i suoi punti deboli”.

Infine, sull’esordio di Jannik nell’ATP 500 di Vienna, dove affronterà Ben Shelton, ha detto: “Sinceramente io mi aspettavo che Shelton non andasse a Vienna perché ritenevo che dovesse recuperare dagli sforzi, dopo il successo di Tokyo. Certo, è giovane e fisicamente molto dotato, per cui lecito che ci provi. Difficile dire cosa possa accadere. Sicuramente l’americano è un giocatore che può dar fastidio a Sinner perché con quelle traiettorie mancine e questo tennis verticale è difficile da arginare, però penso che la stanchezza si farà sentire e magari Jannik vorrà anche rifarsi. Vediamo”.

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