Jannik Sinner: Marco Bortolotti racconta il suo calvario

Jannik Sinner: Marco Bortolotti racconta il suo calvario

Il tennista azzurro Marco Bortolotti, proprio come Jannik Sinner, è stato assolto in passato per una situazione praticamente uguale a quella che sta vivendo ora l’altoatesino: in una intervista alla Gazzetta dello Sport il doppista emiliano ha raccontato il suo calvario, dando allo stesso tempo piena solidarietà al numero uno del mondo.

“Capisco benissimo Jannik: ti vedi il mondo crollare addosso e gli sforzi di una vita infranti – ha spiegato Bortolotti -. Jannik starà vivendo giornate molto stressanti. È un danno enorme per la tua immagine: quando è successo a me, ho sùbito pensato che avrei avuto difficoltà nel diventare allenatore, che è quello che vorrei fare”.

“Lo appoggio totalmente – ha continuato l’atleta emiliano -: sono situazioni difficili da affrontare. Sinner ha una personalità molto forte, ma siamo tutti umani: è difficile restare indifferenti di fronte ad accuse così. Ti vedi infamato dopo aver investito in una passione per tutta la vita, dando tutto e facendolo con gioia”.

“Né Jannik né il fisioterapista erano consapevoli di quello che stava succedendo. Ne sono convinto al mille percento”, sono le sue parole. “A fine novembre mi è stato comunicato l’esito e sono stato in ballo con questa storia fino a inizio febbraio: come accaduto con Sinner, potevo giocare mentre l’indagine andava avanti. Se entro la scadenza la situazione non fosse stata risolta, avrei rischiato la sospensione. Ma il caso si è chiuso per tempo: la versione offerta da me e dal mio avvocato corrispondeva con i test di laboratorio che sono stati fatti”.

Sulle critiche a Sinner, il tennista italiano si è espresso in maniera molto dura: “È assurdo: è tutta gente invidiosa, che non sa di cosa stiamo parlando. Mi sono informato tanto e adesso penso di aver più diritto di parola di Kyrgios, che si esprime senza aver alcuna idea”.

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