Le dichiarazioni di Jannik Sinner in conferenza stampa dopo il successo con Medvedev
È uno Jannik Sinner sorridente, disteso e pure filosofico quello che si presenta in conferenza stampa: “Provo delle sensazioni magnifiche”.
L’ennesima prima volta di Jannik Sinner. L’altoatesino scrive un altro record sulle pagine di storia del tennis italiano, portando per la prima volta in 54 edizioni un azzurro in finale alle ATP Finals. “È stato un match difficilissimo, mi aspettavo dei cambiamenti. Medvedev è stato molto aggressivo” – ha raccontato Sinner, che poi ha descritto l’atmosfera che si respira a Torino: “l’atmosfera qui è pazzesca, condividere questo risultato con il pubblico italiano è fantastico”.
Bellissimo un passaggio sul modo in cui si migliora giorno dopo giorno, spiegato attraverso un paragone culinario molto caro a Jannik. “La prima volta che fai la pasta al pomodoro magari manca un po’ di sale e lo aggiungi la seconda. La terza metti i pomodorini freschi, la quarta il basilico e così via, fino a quando diventa buona; però non bisogna aggiungere troppo. Io mi conosco sempre meglio, ma non è che adesso il mio piatto è perfetto. Posso ancora migliorare molto”.
“Dovrò stare attento a tutto, sfiderò il n°1 o il n°2 del mondo. Non c’è molto tempo per godersi questo momento, domani sarà una grande partita, non vedo l’ora di giocare e darò tutto quello che
ho. Le partite precedenti non sono importanti a questo punto, puoi vincere prima e perdere dopo, sono solo felice di poter scendere in campo ancora una volta qui” ha proseguito l’altoatesino.
Ora Djokovic o Alcaraz, insieme a chiunque dovrà affrontare in finale assisteremo di nuovo ad un grande show. “Sono il n°1 e il n°2, non c’è molto da scegliere” – ha scherzato il n°4 del mondo, che ad una domanda sullo spagnolo ha risposto: “Sarebbe bello per il tennis avere due giocatori giovani in una finale così importante. C’è qualche differenza tra di loro, io e Carlos abbiamo già giocato molte volte e spesso ci sono stati bei punti. Spero sarà una grande partita”.
Conclusione poi dedicata alle sue condizioni fisiche e su una schiena che ormai non desta più preoccupazione: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro con il mio fisio subito dopo il match, ma anche durante non ho avvertito nulla di grave, sennò avrei chiamato il fisio in campo”.
Giovanni Pelazzo