Jannik Sinner felice e consapevole
E’ uno Jannik Sinner a dir poco raggiante quello che si presenta ai microfoni dell’organizzazione degli Australian Open subito dopo aver battuto Andrey Rublev ed essersi così guadagnato un posto in semifinale, dove affronterà il dieci volte vincitore a Melbourne, Novak Djokovic, in un match che andrà in scena venerdì.
“Indubbiamente è stata una partita durissima contro Rublev, lo conoscevo bene – ha detto Sinner -. Ho vinto tutti e tre i set giocati, ma avrei potuto perdere il primo e il secondo, perché lui ha avuto tante palle break. Da parte mia è andata bene perché sono stato bravo a reagire rapidamente. Sono felice di essere in semifinale, ringrazio i miei fan. La partita finita oltre l’una di notte? Non c’è problema”.
Adesso c’è Djokovic, probabilmente l’avversario più difficile in un contesto del genere: “Sono fortunato ad affrontarlo ancora, in uno dei tornei più importanti al mondo – ha detto Sinner, che in carriera ha battuto due volte Nole -. E’ bella l’idea di incontrare il numero 1 al mondo: io darò il 100%, poi vediamo cosa accadrà”.
Uno dei momenti più importanti del match contro Rublev è stato senza dubbio il tie-break del secondo set, in cui Sinner ha rimontato dall’1-5 al 7-5: “Come sono uscito da questa difficoltà? E chi lo sa – ha detto, scherzando, l’altoatesino -. Ho giocato punto dopo punto e sono riuscito a recuperare: a me piacciono quei momenti, sono il motivo per il quale mi alleno, questo tipo di pressione mi esalta”.
Sinner ha migliorato il miglior risultato a Melbourne: due anni fa si fermò ai quarti di finale: “Cosa è cambiato da allora? Ho vicino a me persone che mi aiutano come giocatore e come persona, che mi fanno sentire felice quando vinco ma mi fanno stare bene anche quando perdo. Siamo un gruppo di persone che lavora duro e il lavoro paga”.