Jannik Sinner: Paolo Bertolucci svela le chiavi per fermare Novak Djokovic
A poche ore dall’inizio della semifinale di Wimbledon fra Jannik Sinner e Novak Djokovic, l’ex leggenda del tennis italiano Paolo Bertolucci è intervenuto alla “Gazzetta dello Sport” per indicare le chiavi che potrebbero fare la differenza per il giocatore altoatesino.
“Il servizio di Sinner è più violento nell’esecuzione di quello di Djokovic, ma il serbo ha un maggior numero di varianti. A ciò va aggiunto che difficilmente ricorre alla seconda palla sui punti decisivi. Per non soffrire nei suoi game di servizio, Jannik dovrà decisamente alzare la percentuale di prime: battere attorno al 50%, infatti, sarebbe decisamente un cattivo affare contro un ribattitore come il serbo” ha esordito l’ex tennista.
“Il grande rompicapo che si trovano ad affrontare gli avversari di Djokovic è la sua capacità di trasformare ogni partita in una gara di scacchi. Ogni sfida con Nole diventa un impegno cerebrale al più alto livello. Per il gioco di entrambi sarà fondamentale il controllo della riga di fondo e dunque Sinner dovrà essere abile a fare due passi avanti ed evitare i cambi di ritmo del suo avversario. Dovrà cercare di variare i suoi colpi ricercando angoli diversi che tolgano Novak dalla sua comfort zone” ha aggiunto il commentatore di “Sky Sport“
“Rispetto all’anno scorso Djokovic conosce il valore di Sinner. Se il metro di giudizio fosse l’esperienza non ci sarebbe partita. Novak si esalta nella pressione, mentre Jannik si testa per la prima volta in un impegno così importante. Contro Hurcacz e Rublev, Nole è partito male e se accadrà ancora Jannik dovrà approfittarne cercando di cambiare il flusso mentale della sfida. Tuttavia, sappiamo che il serbo è come quei piloti di F1 che si tengono sempre un margine per dare l’accelerata decisiva al momento giusto” ha concluso Paolo Bertolucci.