Jannik Sinner replica a Carlos Alcaraz e Alexander Zverev

Le parole di Jannik Sinner

Nel corso della conferenza stampa in vista dell’esordio all’ATP 500 di Pechino, Jannik Sinner, tra i vari temi trattati, ha commentato senza mezzi termini le parole rilasciate da Carlos Alcaraz e Alexader Zverev in merito al sempre più fitto calendario pieno d’impegni.

“Alcaraz ha ragione a dire che il calendario è troppo pesante e lungo, ma bisogna fare delle scelte. Ci sono tornei obbligatori, ovviamente, ma ogni giocatore può comunque scegliere dove e quando giocare. Non è necessario giocare per forza, per esempio io negli ultimi due anni ho saltato alcuni appuntamenti perché volevo allenarmi” ha esordito l’altoatesino.

“Essere qui è fantastico, è un torneo speciale e non vedo l’ora di giocare. Ci sono tanti grandi atleti e il tabellone vede diversi big del circuito. Cerco sempre di migliorare dentro e fuori dal campo e di comprendere me stesso, capire cosa funziona e cosa no a prescindere dai risultati. So di avere ancora margini di crescita e questa è la parte più stimolante” ha aggiunto  Jannik Sinner.

“In qualche modo ci uccideranno. In questa fase di stagione molti bravi tennisti rischiano di perdere i loro tornei a causa di infortuni. A volte succede che non voglio andare a giocare un torneo e non mi sento per nulla motivato” queste le parole di Carlos Alcaraz dopo la Laver Cup.

“Quella del tennis è la stagione più lunga dello sport, si parte a fine dicembre e si finisce il 20 novembre con le ATP Finals o ancora più tardi se giochi la Davis. Non c’è tempo per riposare, per prepararsi fisicamente e mentalmente. Non puoi permetterti di non toccare la racchetta per un mese, perché devi tornare subito ad allenarti per i tornei in Australia.

In altri sport ci sono delle pause, noi non possiamo farle a meno che non ci si programmi come Federer o Djokovic. All’ATP non importa della nostra opinione, è un affare di soldi. Non ci è permesso boicottare, poichè se non partecipiamo ai tornei ci comminano delle multe. Non vogliamo i tornei obbligatori, però se vuoi diventare numero uno del mondo e vincere devi per forza giocare, se uno si ferma il resto del circuito va avanti. Non possiamo dire che le ATP Finals si giocano dopo lo Us Open e tornei come Bercy, Stoccolma e Chengdu non si fanno più. Hanno una licenza e quindi non si possono cancellare” questo, invece, il duro sfogo di Alexander Zverev.

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