Jannik Sinner, Simone Vagnozzi svela gli obiettivi per il 2024
Nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni del “Quotidiano autonomo del Trentino Alto Adige-Sudtirol“, il coach di Jannik Sinner Simone Vagnozzi, tra i vari temi trattati, ha fatto chiarezza sulla preparazione del suo assistito in vista della nuova stagione e sugli ipotetici obiettivi da perseguire.
“Non credo a quelli che prendono un tennista e un una settimana dicono di averlo trasformato. Jannik era già fortissimo, ma per farlo crescere è servito molto tempo e lavoro. Ora stiamo raccogliendo i frutti, ma lui ha ancora ampi margini di miglioramento. Il tennis è come un puzzle fatto di tanti pezzi che si devono incastrare. Abbiamo modificato la sua tecnica di servizio, del rovescio e abbiamo lavorto molto sulla parte tattica, che gli ha permesso di imparare a cambiare lo stile di gioco a seconda dell’avversario. Siamo stati in grado di inserire nel suo repertorio nuovi colpi come lo slice e il dropshot, ma variare significa molte cose che l’occhio esterno non sempre percepisce. Nell’ultimo match contro De Minaur in Davis, ad esempio, Sinner ha variato molto la palla, poiché sapeva quando tirarla piatta o quando alzare la traiettoria per mettere in difficoltà la ricezione dell’avversario, così da poter accelerare e chiudere il punto” ha esordito il coach dell’altoatesino.
“Nel 2024 speriamo di stabilizzarci a questo livello di ranking e di avere continuità di rendimento negli Slam e nei Masters 1000. Con la perseveranza e un po’ di fortuna ci potrebbe anche scappare la grande vittoria. Jannik tornerà in campo agli Australian Open (14 gennaio), fino ad allora ci alleneremo, poi in calendario avremo anche Marsiglia e Rotterdam. Ci teniamo comunque sempre un margine di flessibilità. Non pensiamo ad arrivare in cima al Ranking ATP, ma a lavorare, perché solo così potremo sperare di arrivare in vetta” ha proseguito l’ex tennista azzurro.
“La decisione di non prendere parte alla fase a gironi di Coppa Davis a Bologna è stata sofferta, però i risultati ottenuti da Jannik nella parte finale della stagione sono stati influenzati in parte anche da quel pit stop. Mi è dispiaciuto che da fuori abbiano fatto passare Sinner come un menefreghista. Nulla di più falso, come poi si è visto. Uno come lui dovrebbe essere preso da esempio per come rappresenta l’Italia nel mondo” ha chiosato Simone Vagnozzi.