Vittoria per Jannik Sinner
Dopo la solita entrata da brividi, con il Pala Alpitour pronto a spingere Sinner come non mai, la partita comincia fortissimo per i giocatori al servizio, con tre game di fila a zero e otto ace in cinque turni di battuta. Djokovic parte a razzo ed è il primo a procurarsi una chance, annullata da campione da Jannik con un ace esterno: dopo 25 minuti siamo 3-3. L’intensità e il numero di scambi crescono punto dopo punto e alla mezz’ora arriva il primo break point anche per l’azzurro, che però viene ripagato con la sua stessa moneta. Nole mette una prima vincente e resta avanti, costringendo poco dopo Sinner a servire per rimanere nel set.
Nel momento clou però il serbo concede insolitamente troppo, prima con due errori sul 5-4 15-30 in suo favore, quindi facendosi recuperare da 40-0 sul 5-5 e iniziando ad innervosirsi con il pubblico, che lo applaude tra la prima e la seconda. Jannik ringrazia, disputa un finale di primo set pazzesco e dopo quasi un’ora se lo assicura 7-5 vincendo tutti gli ultimi nove punti. La striscia si allunga a dieci con il primo punto del secondo set, ma Djokovic è bravo ad interrompere l’emorragia e a portarsi avanti. L’inizio della seconda frazione sembra la fotocopia della prima, con game ben gestiti dal giocatore in battuta.
A differenza del primo set però non ci sono palle break, con i servizi ancora dominanti. Di palle break nemmeno l’ombra, ma se da una parte il n°1 del mondo inizia a battibeccare con il pubblico, dall’altra il nostro n°4 non fa una piega, rimanendo come sempre di ghiaccio ma sprigionando la sua potenza di fuoco. Il servizio di Jannik è sublime e lo accompagna fino al tie-break, in cui ci sono tanti mini-break ma alla fine, come spesso accade in queste situazioni, è Djokovic a prevalere. Decisivo uno dei rarissimi errori di Sinner, di cui però Nole fa tesoro e con il quale strappa al tie-break il secondo set.
Anche nel terzo parziale non accenna a diminuire l’intensità del match, con un dominio prolungato dei servizi. Fino al quinto game non si vedono palle break (l’ultima risale all’undicesimo game del primo set), poi d’improvviso il livello di tenni, se possibile, ancor più vertiginosamente. Prima Sinner tenta l’allungo e si porta sul 4-2, ma Djokovic gli resta aggrappato e, nonostante un paio di prodezze di Jannik, lo riaggancia sul 4-4. Lo spettacolo è magnifico e certamente saranno contenti i vari Fagioli, Sonego, Volandri e Roberta Vinci, tra i VIP presenti questa sera al Pala Alpitour. Ancora una volta è il tie-break a decidere una partita strabiliante, durata più di tre ore, e Jannik Sinner lo gioca in modo pazzesco. Finisce 7-5 6-7(5) 7-6(2) per il n°4 del mondo, orgoglio dell’Italia del tennis. Jannik vola in testa al gruppo verde, ma non è ancora qualificato alle semifinali.
Giovanni Pelazzo