“Non si può pensare sempre al tennis: bisogna anche guardarsi intorno e sapersi distrarre”: idee sempre chiare per Jannik Sinner, come si legge sulla Gazzetta dello Sport.
“Io voglio sempre capire come funziona il mio cervello, questo è anche parte del lavoro che svolgo. Ma il resto lo faccio in campo, giorno dopo giorno” aggiunge il campione.
“C’è il lavoro specifico e c’è quello che fai durante gli allenamenti ed è fondamentale come quello tecnico – prosegue Sinner -. È un’abitudine ad andare avanti nonostante tutto, a sopportare lo stress. A volte non hai voglia di fare una cosa ma devi stringere i denti e farla lo stesso. Dormi male di notte? Non importa, ti alzi e ti alleni comunque”.
“Ha mangiato qualcosa che ti ha fatto male? Idem, non trovi scuse e vai in campo o in palestra. Tanto sono cose che ti succederanno anche in partita. Se non riesci a gestire una situazione quando non hai lo stress del match, come puoi pensare di farlo quando sei in partita…” la conclusione dell’altoatesino.