L’altoatesino pronto a fare la storia
Il Cincinnati Open è un torneo antichissimo (prima edizione nel lontanissimo 1899). Si tratta dell’ultimo Masters 1000 prima degli US Open. Un banco di prova importante per chi punta a fare grandi cose allo Slam statunitense. Chiaramente, anche Sinner, il numero 1 del mondo, è nel tabellone principale, pronto a dimostrare che la sconfitta contro Rublev a Montreal è già stata dimenticata.
L’altoatesino ha tranquillizzato tutti sulle sue condizioni fisiche. Non c’è nessun problema all’anca ma solo la voglia di tornare in campo e fare ciò che sa fare meglio: giocare a tennis ad altissimi livelli. Tante le motivazioni per fare bene al Cincinnati Open. In primis, Sinner deve “difendere” il suo status da numero 1 al mondo e poi c’è il desiderio di fare la storia a Cincinnati.
Nell’albo d’oro maschile del torneo, infatti, non figura nessun azzurro. Ad onore del vero, nessun italiano è arrivato mai a giocarsi anche la finale (Pennetta, in campo femminile, ha conquistato le semifinali nel 2009). Ovviamente, Sinner ha tutte le carte in regola per essere il primo azzurro di sempre a lasciare il segno al Cincinnati Open.
La presenza azzurra al Masters 1000 statunitense è corposa. Il fiore all’occhiello è rappresentato da Sinner. Accolto da star, come è normale che sia visto che è il numero 1 del ranking ATP, Sinner vuole lasciarsi alle spalle una settimana complicata sia in campo che fuori dal campo e provare a fare un lungo cammino a Cincinnati.